Presentiamoci! Losi Querciavalle e Tenuta di Arceno

Continuiamo la presentazione delle nostre aziede attraverso le loro parole. E oggi è la volta di Losi Querciavalle e della Tenuta di Arceno.

Buona lettura!

 

LOSI QUERCIAVALLE

Nel 1954, la famiglia Losi comprò alcuni vigneti di proprietà della Certosa di Pontignano, vigneti che già curava da diverse generazioni e dal 1870. Presso la Certosa di Pontignano furono piantati già nel ’39 i vigneti detti “alla francese” con maggiore densità di impianto per ettaro. Tranquillo Losi, il fondatore dell’azienda, si trovava in prima linea nella piantagione di questi vigneti. Grande esperienza da Tranquillo fu acquisita anche grazie a nomi di prestigio come Biondi Santi e Gambelli, a cui fu commissionato la consulenza nella produzione dei vini qui prodotti.
Nel 1963 i Losi sono entrati a far parte del Consorzio del Marchio Storico – Chianti Classico, producendo i vini del Gallo Nero. Da allora, su quelle terre, situate su splendide colline di Castelnuovo Berardenga, alle porte di Siena, Pietro e Paolo Losi hanno consolidato professionalmente la produzione dei loro vini secondo la tradizione di famiglia. Oggi Riccardo e Valeria, figli di Pietro, hanno fatto tesoro dell’arte di famiglia, e sanno che un giorno dovranno tramandarla ai loro figli, affinché la storia secolare possa continuare nelle generazioni future e perché siano mantenute salde radici nella produzione di vini che parlano di questa terra chiantigiana.

La Berardenga è il comune più a sud del Chianti Classico, al confine con la città gotica di Siena. I suoi terreni suono molteplici ed anche morfologicamente ci sono differenze tra produttori e produttori. Ma quello che ci unisce è il calore e l’eleganze dei nostri vini. Vallate più aperte ed esposizioni ottime dei vigneti di questo territorio permettono di avere un Sangiovese che è possibile essere raccolto tendenzialmente prima di altri territori chiantigiani e che con la maturazione in cantina si esprime con trame di tannini eleganti, ma mai invadenti. La lenta maturazione in botti grandi di rovere permette altresì l’espressione più pura del Sangiovese da noi prodotto.

L’associazione CB è una grande ricchezza per il territorio di Castelnuovo perché permette ai produttori di connettersi e aiutarsi l’un l’altro e di coinvolgere soggetti esterni. Inoltre sostiene la comunicazione univoca di un territorio molto ampio e complesso per conformità geologica. Sono orgogliosa dei progetti e della comunicazione fatta fino ad oggi perché ha aperto gli occhi a tanti soggetti su tutto un territorio specifico e a permesso la collaborazione per un fine comune: valorizzare le identità territoriali.

 

TENUTA DI ARCENO

Tenuta di Arceno è situata nel Comune di Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena, e si estende su una superficie di 1000 ettari di cui 92 dimorati a vigneto. Nel 1994 fu acquistata da Jess Jackson e da sua moglie Barbara Banke, entrando a far parte della Jackson Family Wines: una collezione di aziende vitivinicole di grande prestigio, avviata in California e che oggi conta più di 40 aziende distribuite in tutto il mondo.

L’azienda toscana, massima espressione del Chianti classico e simbolo di eccellenza enoica in un territorio che vanta una storia vitivinicola secolare, fu scelta perché il terroir su cui insiste Tenuta di Arceno era di grande interesse e oltremodo promettente, sia per la varietà di suoli che ricomprende che per la sua orografia e per le caratteristiche pedoclimatiche. Elementi, questi, alla base del metodo dell’enologo Pierre Seillan che, con il supporto di un team coeso e professionale, composto da Lawrence Cronin e Michele Pezzicoli, cerca di rispettare la natura affinché emerga nei vini di Tenuta di Arceno. Ogni vino è lo specchio di un terroir e di una gestione del vigneto che osserva l’ambiente e lo asseconda. Tenuta di Arceno definisce questo modo di operare la “filosofia del microcru”: l’esaltazione dell’intrinseca energia di ogni suolo – sia esso basico, vulcanico o acido – che dona forza al vitigno e libertà di esprimersi in modo distinto e peculiare, mantenendo le sue originarie caratteristiche. Attraverso questo approccio, l’azienda ha identificato 63 microcru per ognuno dei quali è stata fatta una scelta specifica della varietà –Sangiovese ma anche varietà bordolesi – dei cloni, dei portinnesti e delle migliori pratiche viticolturali, da cui deriva un’ampia gamma di vini.

Il territorio di Castelnuovo Berardenga è vasto ed eterogeneo. Le altitudini variabili tra i 300 e i 500 metri s.l.m., le diverse esposizioni, i 10 microclimi e la grande dotazione di suoli rappresentano un patrimonio inestimabile. Tenuta di Arceno cerca di preservarlo ma anche di sfruttarne l’enorme potenziale attraverso la filosofia del microcru e limitando gli interventi di gestione agronomica delle vigne.

Un modus operandi proprio della famiglia Jackson che ha grande riguardo per la natura, la cultura dei luoghi e le comunità che li abitano. Un’idea condivisa appieno dall’associazione Classico della Berardenga – Viticoltori di Castelnuovo che, insieme ai vini, pone nella scala dei valori la storia e le tradizioni di una regione dalle radici profondamente ancorate alla roccia madre e dai rami che si espandono in lungo e largo e che costituiscono la grandezza e la ricchezza di questa realtà.